27/07/2024
Museo del Novecento di Milano

Inaugurato nel dicembre del 2010, il Museo del Novecento di Milano ospita una delle più importanti collezioni d’arte contemporanea del territorio italiano.

L’istituzione di una sede fissa per l’esposizione dei capolavori dell’arte italiana del XX secolo testimonia la volontà di porre in risalto il ruolo decisivo che la città di Milano ebbe nello sviluppo dei maggiori movimenti artistici di inizio ‘900.

La storia del Museo del Novecento di Milano

museo del novecento Arengario MilanoLe opere ospitate oggi nel Palazzo dell’Arengario e nell’adiacente Palazzo Reale, le due prestigiose sedi del Museo, provengono dall’ormai estinto Civico Museo d’Arte Contemporanea, il CIMAC.

Fortemente voluto dalla direttrice Mercedes Garberi, il CIMAC nacque dall’esigenza di fornire una sede specifica alla ricca collezione d’arte contemporanea che la città aveva accumulato sin dall’Ottocento grazie alle cospicue donazioni di alcuni benemeriti cittadini di Milano.

Tuttavia, sin dal 1984, anno di apertura del Civico Museo d’Arte Contemporanea, ci si rese conto che i ristretti spazi offerti dal museo, collocato al secondo piano del Palazzo Reale, non erano sufficienti per ospitare ed esporre adeguatamente la raccolta museale, da qui la decisione di decretarne la chiusura nel 1998.

Durante la chiusura si è proceduto al riordinamento, al restauro e allo studio della raccolta, trasferita infine negli spazi del Palazzo dell’Arengario di Milano, oggetto quest’ultimo, sin dal 2000, di un ingente opera di riconversione museale.

I lavori di modernizzazione dell’edifico hanno condotto ad un restauro conservativo della facciata e ad una completa rivisitazione, in chiave contemporanea, degli interni.

In seguito alla ristrutturazione dell’edifcio è sorta al suo interno una rampa di scale a spirale che conduce ad una terrazza panoramica che domina la vista sul Duomo della città.

La rampa consente di accedere al museo direttamente dalla stazione della metropolitana.

Durante i lavori di ristrutturazione sono infine emersi dei reperti archeologici che saranno esposti nella stessa sede museale.

Le Opere del Museo del 900 di Milano

La nuova sede museale ospita circa 400 opere dell’originaria collezione delle Civiche Raccolte d’Arte di Milano, che si compone di ben 4000 pezzi.

Opere pittoriche e scultoree testimoniano il dinamismo dei principali fermenti artistitici dell’Italia del ‘900:

  • Futurismo
  • Metafisica
  • Transavanguardia
  • Arte Povera
  • Gruppo Forma 1
  • i Gruppi di Milano, Torino e Roma
  • Astrattismo
  • i Classici del ‘900.

Ad accogliere il visitatori del museo dell’arte moderna di Milano vi sono due pregevoli capolavori scultorei di De Chirico, il celebre dipinto di Pelizza Da Volpedo intitolato “Quarto Stato” e una pavimentazione d’epoca romana.

pelizza da volpedo quarto stato museo milano
Il famoso dipinto “Quarto Stato” fa parte delle opere del Museo del Novecento di Milano

Al primo piano seguono la collezione Junker e i principali capolavori del Futurismo.

Il secondo piano del Palazzo è invece arricchito dalle opere dell’Astrattismo e dai classici novecenteschi.

Il terzo piano è dedicato all‘Arte Concettuale. L’ultimo piano riserva ai suoi visitatori il maggior lascito artsico di Fontana, il celebre soffitto del 1956 realizzato per l’Hotel del Golfo a Procchio, sull’isola d’Elba. Infine la raccolta di Arte Povera ha preso luogo nell’adiacente Palazzo Reale di Milano, che ospita mostre molto importanti.

Il Museo del Novecento custodisce accanto alle opere dei maggiori artisti del Novecento italiano come Pelizza Da Volpedo, De Chirico, Fontana, Modigliani, Boccioni, Balla, anche le testimonianze di artisti stranieri quali Picasso, Klee, Kandiskij, Matisse solo per citarne alcuni.

Museo del Novecento, gli orari di apertura

Lunedì

14.30 – 19.30

Martedì

9.30 – 19.30

Mercoledì

9.30 – 19.30

Giovedì

9.30 – 22.30

Venerdì

9.30 – 19.30

Sabato

9.30 – 22.30

Domenica

9.30 – 19.30

Ultimo ingresso consentito un’ora prima della chiusura del museo. Ingresso gratuito a partire da due ore prima della chiusura del museo e ogni martedì dalle ore 14.00.